FALSO IN BILANCIO ED ALTRE CAUSE DI NULLITA'
Lunedì 4 Aprile 2016
Segnaliamo l’articolo di Donatella Stasio, ne “Il Sole 24 Ore” del 1 Aprile 2016 che anticipa la sentenza a Sezioni Unite della Cassazione Penale sul reato di falso in bilancio con la quale si è affermato che si configura il reato di false comunicazioni sociali anche nel caso di “falso valutativo”, nonostante il nuovo art. 2621 del Codice Civile non contenga più l’inciso “ancorché oggetto di valutazioni”. Dal canto nostro, osserviamo che il bilancio è una rappresentazione numerica di eventi economici e, proprio in quanto rappresentazioni, non possono che esprimere valutazioni (numeriche) di tali eventi di talché, in sintesi estrema, ogni numero inserito in un bilancio è effetto di valutazioni. Per evitare il reato è perciò necessario attenersi a regole valutative previste dalle norme civilistiche o, ove assenti o generiche, ai principi contabili comunemente accettati, sempre tenendo conto del principio generale della prudenza.
FONTE: | Donatella Stasio, Il Sole 24 Ore, 1 Aprile 2016 (Prima Pagina) |