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ESENZIONE DA RITENUTA SUGLI INTERESSI CORRISPOSTI AI NON RESIDENTI

Lunedì 6 Febbraio 2017

Nell’articolo “Questioni aperte in tema di esenzione su interessi da finanziamenti a medio e lungo termine” di Michele Gusmeroli, pubblicato nel Bollettino Tributario n. 1 del 2017, si affronta in modo corretto l’interpretazione della norma di esenzione contenuta nell’art. 26, comma 5-bis, D.P.R. 600/1973. Evoluzione della normativa, analisi dei lavori preparatori, esame delle disposizioni extra-fiscali alle quali quelle tributarie devono esplicitamente o implicitamente collegarsi, nonché applicazione dei corretti metodi di interpretazione previsti dallo stesso ordinamento giuridico Italiano, sono gli strumenti utilizzati dall’autore per giungere alla conclusione – per quanto confliggente con il buon senso – che un fondo delle Turks e Caicos può beneficiare dell’esenzione da ritenuta sugli interessi allo stesso corrisposti da una impresa residente in Italia, mentre così non è per una banca di primo livello residente in paesi extra-comunitari. A quanto detto nel pregevole lavoro ci limitiamo ad aggiungere che l’attività finanziaria dei grandi gruppi mondiali, sia aventi sede nella UE che fuori dalla UE, è ramificata in più istituzioni (banche, finanziarie, assicurazioni, OICR, etc.) e distribuita territorialmente in vari Stati, cosa che rende agevole far circolare il denaro nel modo più semplice ed immediato.

FONTE: Michele Gusmeroli, Bollettino Tributario, n. 1 del 2017
Commento di Alvise Weisz