Interessante è lo spunto offerto dalla Sentenza della Corte di Cassazione n. 2054 del 2017 (recentemente commentata da Luigi Ferrajoli) nei quali i giudici hanno avuto modo di fare alcune precisazioni sul concetto di abuso di diritto.
La Cassazione afferma che “il divieto di abuso del diritto si traduce in un principio generale antielusivo, il quale preclude al contribuente il conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante l’uso distorto, pur se non contrastante con alcuna specifica disposizione, di strumenti giuridici idonei ad ottenere un’agevolazione o un risparmio di imposta, in difetto di ragioni economicamente apprezzabili”.

Tuttavia il divieto di comportamenti abusivi non deve valere tutte le volte in cui possono essere dimostrabili vantaggi economici apprezzabili.
Deve l’Amministrazione Finanziaria a fornire la prova del disegno elusivo di converso il contribuente ha solo l’onere di allegare ragioni economiche alternative o concorrenti con le eventuali ragioni fiscali (Cass. 2010 / 20029, Cass. 2011 / 1372).

Sarebbe utile precisare sempre con più enfasi tali concetti al fine di non incorrere nel paradosso di evitare gli abusi di diritto da parte dei contribuenti con abusi da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
A parere nostro non può essere “abusato” dagli Uffici.